Diffusione delle droghe - psicologia e organizzazione aziendale

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Diffusione delle droghe

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Diffusione delle droghe

Come da molte richieste da parte dei nostri affezionati follower faccio una piccolo anamnesi della diffusione delle droghe leggere e pesanti a partire dagli anni 30 dello scorso secolo. La droga è sempre stata utilizzata da tutte le popolazioni comprese quelle che noi chiamiamo primitive, ma l’uso era circoscritto a riti magici o religiosi ed eventualmente per dare forza nelle competizioni. A partire dall’800 la droga costituita da oppiacei si diffonde nell’alta borghesia, specie quella inglese, dove i maggiori consumatori erano proprio i reali. Viene anche diffusa, dagli inglesi, in oriente con le fumerie d’oppio in Cina e in parte, anche se illegali, nella stessa Londra.  Poi, a causa della preparazione alla seconda guerra mondiale, Hitler, anche lui grande consumatore, la fa distribuire alle truppe sotto forma di meta anfetamina ( quindi compare per la prima volta una droga sintetica) alle truppe per aumentare la resistenza e quindi a migliorare  la capacità di combattimento e la resistenza delle truppe alle marce. Assistiamo ad avanzate miracolose con truppe in grado di marciare e stare sveglie per 36 ore e poi ancora combattere. Piloti che sfidano il fuoco nemico e possono volare per giorni senza riposo, carristi che guidano carri armati come se fossero delle biciclette. Ma come ogni cosa ha un risvolto della medaglia. Infatti nel 1943 le truppe tedesche cominciano a perdere di consistenza in quanto la droga, che subito da forza, con il tempo si diventa assuefatti e quindi porta a un aumento delle dosi ma anche a un cervello non più perfettamente funzionante, problemi di vista, allucinazioni e via consecutiva.
Di contro le truppe inglesi e americane, per gli sbarchi, utilizzavano l’alcol che ha effetti minori ma comunque nel tempo porta sempre a disturbi  quali cirrosi epatica, problemi di vista e così via, ma per le truppe d’assalto quali i marines di certo non era un problema in quanto buona parte di queste truppe morivano presto. Un massiccio uso di oppiacei è stata fatta anche dalla Russia sia per mandare le truppe in Afganistan sia per problemi interni in quanto si doveva tenere sotto controllo intere popolazioni quando la Russia era URSS.
Altra grande diffusione delle droghe che chiameremo di stato, è stata fatta dagli USA nel conflitto con la corea del Nord negli anni 50 e poi, con massiccio uso, nella guerra del Vietnam dove ai soldati venivano distribuite massicce dosi di cocaina per migliorare la resa nei combattimenti e renderli sprezzanti del pericolo.
Di qui la droga si è diffusa in tutte le nazioni e a qualsiasi livello di popolazione grazie al calo dei prezzi e il grande business intrapreso dalle organizzazioni dove vedevano utili molto alti con basso rischio tant’è che molte grosse organizzazioni hanno messo in secondo piano il business del sesso a pagamento e si sono concentrate sulla diffusione di tutte le sostanze psicotrope. Oggi assistiamo a un calo delle droghe legate al buco quali l’eroina ma con grande diffusione della marijuana, hashish diffuse tra i giovani, cocaina in quanto è alla portata di tutti e può portare a un prolungato stato di veglia e una pseudo potenza sessuale maggiorata. L’hashish e la marijuana si sono diffuse molto, a partire dall’800 nell’africa del nord, dove esistono anche feste in onore dell’hashish.
Ma assistiamo sempre di più alla diffusone di droghe sintetiche quali crack che nel giro di poco tempo portano alla morte cerebrale, mix di sostante sintetiche per sfuggire a “una realtà” ma anche a una popolazione giovanile che non è più in grado di affrontare i problemi come le generazioni precedenti, in parte dovuto anche alla tecnologia e alle spinte che ci vengono dalla pubblicità o dai divieti. Se pensiamo che le generazioni degli anni 60 dello scorso secolo si divertivano con poco, ma erano in grado di sviluppare l’ingegno, non avevano paura di sporcarsi e sviluppavano degli ottimi anticorpi e, quando si giungeva all’età adulta, si arrangiavano a trovare un lavoro qualsiasi per poi mirare a quello che più era consono alle qualità o talenti della singola persona.  Oggi tutto è dovuto, e se non ho quello per cui ho studiato oppure non faccio subito carriera anche se non ho le qualità per quel posto, allora mi arrendo e uso la droga per non pensare.
Altro capitolo sono le droghe ipnotiche utilizzate per gli stupri in quanto probabilmente non abbiamo più il coraggio di cercare un partner oppure abbiamo paura di non essere all’altezza delle prestazione, questo sia nei maschi che nelle femmine. Si preferisce chattare e nascondersi dietro uno schermo dove posso dire quello che voglio e forse un giorno prenderò il coraggio di incontrare la persona con cui chiatto. L’uso del viagra, sia femminile che maschile è sempre più diffuso tra giovani di 20-30 anni che mi pare un poco presto per cominciare ad utilizzarlo e anche questo è una forma di droga , forse più psicologica che fisica.
Ma non solo tutto questo costituiscono le nostre preoccupazioni in fatto di droga, pensiamo alla grande diffusione dei medicinali legati all’insonnia di cui c’è un grosso abuso in quanto sta diventando una scusa, nella maggior parte dei casi, l’uso per dormire. Ricordiamoci che il nostro organismo quando è veramente stanco si addormenta in quanto il sonno risponde a una esigenza fisiologica e quindi non c’è bisogno dell’uso di sonniferi se non in casi limite. Così come la diffusione delle medicine in generale anche se, in tanti casi, basta lasciare che il nostro organismo prenda i necessari provvedimenti per combattere il  male, come ad esempio gli stati febbrili, o qualche piccolo dolore. Ma la pubblicità ci dice che c’è il 3x2 nei farmaci o che ci mandano in crociera favorendo l’uso di farmaci da banco che servono poco e distruggono il nostro sistema immunitario.
Concludendo, la grande diffusione delle droghe è iniziata proprio da parte di molti stati e oggi si vorrebbe combattere, giustamente, ma dimenticandoci dei danni che si è fatto negli anni precedenti. Forse la miglior cosa sarebbe la legalizzazione in quanto, come ci insegna il proibizionismo americano, con il divieto aumenta il consumo mentre con la legalizzazione il consumo diminuisce e rientra in termini fisiologici.

 
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