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Design del prodotto
Una altra cosa importante da porre attenzione è il disegno della confezione del prodotto. Il disegno dell’imballo deve attirare l’attenzione del compratore e tante volte è più importante l’imballo che il contenuto. Importante è anche includere le informazioni sul prodotto, sui suoi componenti, gli eventuali brevetti e le certificazioni.
Ovviamente questo discorso vale per alcune tipologie di prodotti, mentre le cerficazioni valgono soprattutto per prodotti alimentari o prodotti che devono essere montati su macchinari.

Scelta dei tempi di ingresso sul mercato
Altra cosa importante è il tempo di presentazione dei prodotti. Si sa ch i periodi migliori per quasi tutti i prodotti sono Gennaio e Settembre, non per niente in questi due periodi vi sono il massimo delle fiere , compresa la moda.
Poi dobbiamo programmare la stagionalità dei prodotti e quindi il piano marketing che dovremmo fare durante l’anno e i relativi investimenti. Bisognerebbe anche calcolare i benefici che possiamo trarne da questi investimenti.
Conviene suddividere l’anno in trimestralità e sui singoli trimestri o al massimo sui quadrimestri, approntare il relativo piano marketing, i prodotti o la gamma degli stessi su cui  si vuole spingere la vendita e approntare le relative campagne. La parola d’ordine è PROGRAMMARE. Una buona pianificazione e una buona programmazione porta senz’altro al successo. Una mancanza di ciò riduce enormemente le possibilità di successo.
Ubicazione
Una altra cosa importante è dove andiamo a postare i nostri messaggi pubblicitari. Ad esempio in un posto di largo passaggio ma non di scorrimento veloce altrimenti nessuno ci leggerà o diversamente dovremmo avere dei cartelloni talmenti grossi che la legge ce li proibisce.
Lo stesso discorso vale anche sotto internet . Dobbiamo usare i motori di ricerca e su questi motori mettere chiavi di ricerca che non siano troppo generici ne troppo specifici altrimenti nessuno ci raggiugerà. Inoltre eliminare le chiavi che non ci interessano e ci fanno solo perdere soldi. Esempio se vendo navicelle spaziali nuove escluderò quelle usate in quanto ci genererebbe un flusso di di utenti che ci fanno solo perdere denaro.
TREND DI SETTORE
Verificare, meglio in anticipo, quali sono le tendenze del mercato. Se la mia azienda vende biscotti  classici accertarsi che questo tipo di biscotti continui ad avere un trend positivo oppure da piccole indagini che oggi si possono anche trovare nel web o sui social network, vedere magari se la tendenza è consumare prodotti bio, oppure alla crusca e così via. Oppure, se in fase dfi restringimenti dei mercati, il prodotto che propongo o produco, viene a mancare di finanziamenti e quindi avrà un trend negativo sul mercato.
Avere anche prodotti di nicchia eventualmente, se commercializzate, prodotti che siano in conto vendita, quindi a impatto economico zero.

Infine fatevi dei prospetti su cui lavorare tipo:
Chi sono i miei clienti?

A chi posso proporre i miei prodotti?

Eventuali nuove esigenze dei clienti

Posso creare nuove esigenze ai miei clienti?
Come acquistano?


La rete che potenziale ha o può avere?


A quale persone o nazioni posso rivolgermi?


DOCUMENTAZIONE  ECONOMICO/FINANZIARIA

Importante, in questo capito, sono:
Riepilogo delle esigenze finanziarie
Rapporto di allocazione del fondo prestiti
Rendiconto del cash flow ( budget)
Conto economico  triennale
Analisi del punto di pareggio
Stato patrimoniale
Conto economico
Richiesta di finanziamento/ storia finanziaria

A questo punto del nostro piano dobbiamo cominciare a vedere dei numeri. Dopo aver analizzato le varie opzioni di posizionamento prodotto e di marketing ed esserci schiariti le idee su che cosa dobbiamo aggiungere o togliere dal nostro lavoro passiamo a una parte moto pratica e molto importante: I CONTI

GENERI DI DOCUMENTI ECONOMICO FINANZIARI
Rapporti sulle esigenze e l’impiego dei fondi ricevuti da un  finanziatore o investitore
Bisogna avere un riepilogo delle esigenze finanziarie, il rapporto di allocazione del fondo prestiti. Questi sono i documenti che vanno scritti in forma di testo anziche in forma tabellare.
Ovviamente ciò serve se avete bisogno di prestiti o di fondi per lanciare la vostra azienda o per risolvere delle crisi aziendali

Rendiconti pro forma . Il termine pro forma in contabilità significa "previsto".  Questi documenti ci servono per predire la futura redditività della vostra azienda .
Ovviamente non essendo cartomanti non sarete in grado di fare previsioni corrette al 100%  ma ad un buon 80 % si.

Rendiconti della performance reale
Sono i documenti della vostra storia finanziaria che riflettono delle performance avvenute in passato, a meno che siete alle prime esperienze come imprenditore.  A questo potete ovviare utilizzando l’esperienza che avevte fatto nei precedenti posti di lavoro.
Vediamoli in dettaglio

La vostra attività è alle prime armi? Allora includete la richiesta di finanziamento e il rapporto di allocazione del fondo prestiti. Includete anche i rendiconti proforma  vsto che non potete includere i rendiconti reali.

La vostra attività è nuova e non cerca finanziamenti? Includete solo tutti i rendiconti proforma

La vostra attività è consolidata e cercate un finanziatore o un investitore? Includete tutti i documenti economico finanziari

La vostra attività è consolidata e non cercate un finanziatore o un investitore? Includete i documenti economico finanziari  ma non la richiesta di finanziamento e il rapporto di allocazione  del fondo prestiti.

Il vostro business plan è stato stilato per una divisione di azienda di dimensioni maggiori. Considerate la vostra divisione come una azienda nella azienda.

Adesso passiamo ai generi:
Rapporti sulle esigenze finanziarie e impiego dei fondi provenienti da finanziatori o investitori
Rendiconti pro forma
Rendiconti economico finanziari

RAPPORTO SULLE NECESSITA’ FINANZIARE E UTILIZZO DEI FONDI OTTENUTI TRAMITE PRESTITI O INVESTIMENTI

Descriviamo ora i documenti che dovrete esibire o che dovete acquisire. Includete sempre i seguenti due rapporti:

riepilogo delle esigenze finanziarie
rapporto di allocazione del fondo prestiti

Riepilogo delle esigenze finanziarie
Se richiedete un  prestito , i vostri finanziatori e investitori, analizzeranno i requisiti della vostra azienda e li divideranno secondo tre tipologie:

Capitale circolante: esigenze variabili da soddisfare tramite contante ( liquidità) nel corso del successivo ciclo operativo dell’azienda, generalmente di un anno.

Capitale di sviluppo: esigenze da ripagare con i profitti nell’arco del periodo di qualche anno. Se richiedete un capitale di sviluppo, vi sarà domandato di spiegare come sarà impiegato il capitale affinchè i profitti della vostra azienda aumentino in modo sufficiente per rimborsare i prestiti ( più gli interessi) nell’arco di alcuni anni ( di norma non più di sette)

Capitale proprio: esigenze permanenti. Se cercate capitale proprio dovete richiederlo a investitori che si assumeranno il rischio di ritorno dei dividendi o delle plusvalenze (capital gain) o una specifica quota di azienda.

Tenendo conto di questo possiamo ora preparare il riepilogo delle esigenze finanziarie. Tale documento è una traccia che fornisce le seguenti informazioni:

perché state chiedendo un prestito
quanto avete bisogno


RAPPORTO DI ALLOCAZIONE DEL FONDO PRESTITI

Impieghi di finanziamento: i potenziali finanziatori richiedono un documento che dichiari come impiegherete il denaro che intendete chiedere in prestito. Bisogna specificare:

come intendete impiegare il fondo prestiti
supportare il documento con alcune note informative

Note: queste dimostreranno al finanziatore che avete svolto correttamente il compito

Accertatevi che il funzionario che analizza la vostra pratica possa trovare con facilità le informazioni a supporto. Se i dati non sono ben organizzati avrete tante probabilità che il prestito vi venga respinto.
Utilizzate un indice  ben costruito, ordinate bene le informazioni e gli scopi delpiano.


Rendiconti proforma
I rendiconti proforma economico finanziari che seguono sono rendiconti pro forma e mostrano le previsioni di futura redditività della vostra azienda.
Ogni business plan deve contenere i seguenti rendiconti:

rendiconto di cash flow
conto economico triennale
analisi del punto di pareggio

Inoltre dobbiamo comprendere:

prospetti degli impieghi di cassa e delle fonti di cassa. Queste vi aiuteranno a sviluppare il rendiconto di cash flow e dovranno essere inclusi nel business plan
Analisi triennale del budget. Questo è lo strumento per confrontare le previsioni effettuate con i risultati effettivi
Il rendiconto di cash flow sarà efficace solo se sarà aggiornato trimestralmente con i risultati di analisi del budget
 


 
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