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Disturbi alimentari e mindfulnes

salute
INTERVENTI BASATI SULLA MINDFULNESS E SULL’ACCETTAZIONE NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE: UNA REVIEW SULLE RICERCHE INNOVATIVE


Introduzione: la meditazione di “consapevolezza” ha visto in questo ultimo periodo un aumento di interesse senza precedenti da parte della comunità scientifica. Dopo una prima fase di presentazione dei benefici della mindfulness, la ricerca sta cercando di comprendere e spiegare i meccanismi neurologici e psicologici sottostanti. Numerosi sono gli studi che riguardano alcuni ambiti di applicazione come i disturbi da iperattività e deficit dell’attenzione e i disturbi dell’alimentazione  (Kristeller & Wolever, 2011; Malinoski, 2013).
La Mindfulness è stata definita come possibile terapia di “terza generazione” anche per i disturbi dell’alimentazione ed è inserita attualmente in efficaci protocolli di cura quali: Emotion Acceptance Behavior Therapy (Wildes, Ringham, & Marcus, 2010), Dialectica Behaviour Therapy (Palmer et al., 2003) e Mindfulness Based Eating Awareness Training (MB-EAT, Kristeller & Wolever, 2010). Obiettivo di questo lavoro è analizzare e descrivere studi scientifici di recente pubblicazione circa le applicazioni teoriche e sperimentali degli interventi basati sulla Mindfulness e sull’Accettazione nei disturbi dell’alimentazione. Metodo: sono stati considerati studi pilota, sperimentazioni cliniche e altri modelli teorici pubblicati in questi ultimi anni su alcune delle più note e diffuse  riviste scientifiche quali Eating Beaviors, Body Image, Appetite, Eatinh Disorder, Frontiers in Human Neuroscience, ecc.
Ma cosa significa Mindfulness? Il termine «mindfulness»  è la versione inglese della parola «sati» dell’antica lingua pali delle scritture buddhiste, che potrebbe essere tradotta con «attenzione consapevole», «meditazione di consapevolezza». E’ una modalità di consapevolezza fondata sull’affinamento dell’attenzione mantenuta sull’esperienza immediata con un atteggiamento di apertura e accettazione e favorisce in tal modo un maggiore riconoscimento degli eventi mentali nel momento presente. Secondo la definizione di Jon Kabat Zinn, mindfulness significa “porre attenzione intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”.  Fu utilizzata per la prima volta in un contesto sanitario (Dipartimento di Salute dell’Università del Massachusset), nei primi anni ’80, da J. K. Zinn, attraverso un protocollo strutturato della durata di 8 settimane, il Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR), sperimentato ormai da oltre 17000 persone. Il protocollo è stato successivamente adattato in ambito clinico per vari disturbi quali bulimia, anoressia e disturbi dell’alimentazione incontrollata (MB-EAT, Kristeller & Hallet 1999; Kristeller, MBSR.
 
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