LA SCELTA DEGLI OBIETTIVI E LA LORO GERARCHIA
In una terapia per l'eiaculazione precoce saranno da considerare obiettivi strategici:
a. Acquistare il controllo eiaculatorio abituandosi ad una percezione più attenta del piacere sessuale.
b. Aumentare la propria autostima e soddisfazione riconquistando una buona vita sessuale.
Al contrario, saranno obiettivi tattici per il raggiungimento dei precedenti:
a. Accorgersi quando il piacere sessuale sta arrivando al culmine masturbandosi da solo e poi facendosi masturbare dalla partner.
b. Sconfiggere l'idea che esista una durata fissa dell'erezione attraverso la lettura di testi e il dialogo con altri uomini.
c. Riuscire a portare la partner riluttante in terapia parlandole di quanto il problema sia grave per lui.
d. Scoprire che può far godere la partner in molti altri modi che non siano la penetrazione prolungata, al fine di demitizzare l'importanza e diminuire l'ansia di prestazione.
Una terapia strategica è una terapia con un progetto esplicito e condiviso dai contraenti del contratto terapeutico motivazionale che sanno quali sono i rispettivi impegni, quali gli obiettivi che si tenta di raggiungere e quanto, orientativamente, il tempo necessario per farlo.
Lavorare con un progetto vuol dire dunque avere degli obiettivi ben definiti e, per quanto possibile, concreti che motivano esplicitamente quanto si va facendo in terapia e permettono quindi di valutarne l'efficacia.
LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER COSTRUIRE UN PROGETTO
Prima di prendere la decisione di iniziare una terapia mansionale e di definire dunque un contratto terapeutico motivazionale, il motivatore deve chiarire, almeno in linea di massima, quattro aspetti:
1, Cosa si vuole ottenere, sia nel senso delle attese del cliente, sia nel senso delle reali possibilità, e definire ciò nel modo più concreto possibile.
2, Andranno definite le tappe intermedie che condurranno dalla situazioni attuale, giudicata come insoddisfacente, alla situazione finale auspicata; si tratta quindi di frammentare l'obiettivo finale in obiettivi parziali e di stabilire in quale successione saranno perseguiti.
3, Andrà precisato quali ostacoli si incontreranno presumibilmente e su quali risorse si potrà contare.
4, Andranno definiti degli indicatori estremamente concreti sui quali misurare il procedere della terapia e il raggiungimento del risultato finale.
Questo stesso procedimento, sebbene semplificato (cosa voglio ottenere e come penso di farlo), andrà ripetuto prima di ogni nuova seduta che si raccorderà così al progetto generale dell'intervento.
E' necessario non dare nulla per scontato, infatti il cliente stesso ha spesso le idee molto confuse. Quello che è certo è che le strade di risoluzione del problema fino ad allora tentate non hanno avuto buon esito e anzi, frequentemente, hanno rinforzato e mantenuto il problema. Anche questi tentativi di auto-terapia vanno conosciuti e analizzati perché ricchi di informazioni sul modo in cui il soggetto costruisce se stesso e Ia sua sessualità.