EZIOPATOGENESI GENERALE DEI DISTURBI SESSUALI
Disturbo sessuale: manifestazione cognitiva (di pensieri e di emozioni) e comportamentale (sia individuale che relazionale) che è considerata sgradevole dal soggetto stesso e che tende ad automantenersi.
La sgradevolezza è una valutazione sperimentata normalmente in termini emotivi (ansia,rabbia, depressione etc.) che il soggetto fa del suo comportamento.
Non parliamo dunque di disturbo sessuale in quei comportamenti sessuali che, per quanto strani, minoritari, criticati dagli altri e persino perseguiti penalmente non comportano un giudizio di sgradevolezza da parte del soggetto.
La seconda caratteristica propria del disturbo sessuale è l'automantenimento. S'intende con ciò la creazione di un circolo vizioso tale che valutazioni e comportamenti, che si presentano come dirette conseguenze del sintomo, finiscono proprio per rinforzare il sintomo stesso (es. il soggetto che considera fondamentale la sua prestazione sessuale e ha avuto un episodio d'impotenza si awicinerà al rapporto successivo con un'ansia di prestazione certamente aumentata e le probabilità di fallimento saranno ancora maggiori).
IL MECCANISMO PATOGENETICO ATTUALE
Tre impotenti possono avere alle spalle storie assolutamente diverse, esperienze opposte, atteggiamenti nei confronti di sé stessi, nei confronti del sesso e delle donne de! tutto eterogenei (es. l'uno puo provare rabbia verso le donne, l'altro ansia di prestazione e un terzo senso di colpa) eppure tutti e tre manifestano lo stesso sintomo: la mancanza di erezione. Ciò che li accomuna è il meccanismo patogenetico attuale.
È evidente che tale diversità comporterà una differenziazione nell'intervento terapeutico. Ciò che caratterizza ogni sindrome è dunque il meccanismo patogenetico attuale.
1, Sindrome: disturbi dell'eccitazione MPA: attivazione emotiva intensa che impedisce la vasodilatazione genitale.
2, Sindrome: inibizionè dell'orgasmo (anorgasmia, eiaculazione precoce/ritardata) MPA: tentativo di controllo cosciente del momento dell'orgasmo.
3, Sindrome: vaginismo e dispareunia MPA: previsione di un rapporto doloroso.
LA TERAPIA
È chiaro, dopo quanto detto sopra, che ogni singola terapia sarà originale perché centrata sulla risoluzione di quegli specifici problemi, dell'individuo e della coppia, che innescano e mantengono il meccanismo patogenetico attuale e che le stesse mansioni acquisteranno un significato diverso e quindi saranno sottolineati aspetti diversi a seconda della problematica presentata.
La terapia sarà dunque centrata sulla risoluzione:
1, Del circolo vizioso di automantenimento.
2, Dell'evento patogenetico attuale.
È evidente che ogni coppia avrà il suo specifico trattamento sia in termini di mansioni che di elaborazione psicoterapeutica e che sarà possibile fare un progetto preciso solo dopo un'accurata comprensione del problema.